rospoCon le piogge di marzo a Capriglio d’Asti entrano in attività i volontari che per il quarto anno consecutivo si impegnano a salvare i rospi che rischiano di restare schiacciati dalle auto in transito sulla vicina trafficata strada provinciale. I tanti anfibi,  della zona, come avviene da sempre nella stagione della riproduzione, puntano su di un laghetto che rappresenta un perfetto microcosmo di zona umida.   Per arrivarci però devono attraversare il pericoloso asfalto della provinciale. Domenica i volontari per bloccare migliaia di rospi che vogliono arrivare al laghetto hanno costruito una piccola barriera con con bandelle di plastica sorrette da paletti. I rospi nel tentativo di superare la barriera cadono e fanno a finire in appositi secchielli interrati. Due volte al giorno  per almeno tre settimane, i volontari prelevano i secchielli per portare gli anfibi allo specchio d’acqua dove depongono le uova. Con questo sistema  fino ad oggi si sono salvati circa due mila rospi la cui funzione di riproduzione è preziosa per il mantenimento della biodiversità e dell’equilibrio naturale.