Vivere con un animale domestico non deve essere considerato un lusso. Di diverso avviso è però il nostro fisco: mentre fiori recisi, francobolli da collezione e tartufi freschi godono di un’aliquota agevolata, su cure veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro si applica l’IVA ordinaria (22%), la stessa di Champagne e automobili. Un’aliquota destinata ad aumentare di tre punti percentuali arrivando al 25% a decorrere dal 1 gennaio 2021. E già dal 1° gennaio 2019 salirà al 24,2%.
Un altro aspetto nevralgico sono le detrazioni Irpef.
Il costo che le famiglie italiane devono sostenere per farmaci e cure veterinarie sono rimborsabili in piccola parte, la detrazione massima che è possibile ottenere è di soli 49,06 euro indipendentemente dal numero di animali che vivono con noi.
Anche l’elevato prezzo dei farmaci veterinari costituisce un problema: a parità di principio attivo, il costo del farmaco veterinario è in media cinque volte superiore rispetto a quello a uso umano. Ma può arrivare a moltiplicarsi per dieci volte. E la legge impone di usare il farmaco veterinario per gli animali, solo qualora non ne esista uno può essere un farmaco umano.
Vivere con un cane o con un gatto è una grande opportunità: facilita i rapporti sociali e ha una funzione decisamente positiva nell’allentare tensioni e stress.
Secondo l’indagine Eurispes 2018, il 32,4% degli italiani vive con almeno un animale domestico, ma la percentuale è in diminuzione di oltre il 10% rispetto al 2016. Secondo le stime LAV, inoltre, in Italia si è passati da 36.214 cani adottati nel 2015 a 33.166 cani nel 2016, con una flessione pari all’8,4% in un solo anno.
Eppure l’adozione di un cane o un gatto oltre a essere l’unica scelta coerente con la loro natura di esseri senzienti, è uno strumento fondamentale per combattere il randagismo e assicurare un risparmio a tutta la collettività. Un cane in canile, infatti, costa mediamente 1.277,50 euro all’anno.
Adottare fa bene all’animale che dopo tante sofferenze trova il calore e le cure di una famiglia, favorisce il benessere e la buona qualità della vita di coloro che lo accudiscono e fa bene alla società garantendo un risparmio economico alle casse dei Comuni alimentate dai cittadini. Su tutto ciò però pesa una pressione fiscale molto alta, cui si aggiungono detrazioni irrisorie per prestazioni medico veterinarie e farmaci dall’elevato prezzo.

Di tutto questo si parlerà sabato 14 aprile alle 15,30 al Centro San Secondo d, Asti con Ilaria Innocenti, Responsabile Nazionale LAV Area Animali Familiari, Federica Faiella, Responsabile Nazionale LAV Area Adozioni, Mirko Zuccari, Educatore Cinofilo LAV. Con la partecipazione di Enrico Moriconi, Garante Regionale per i Diritti degli Animali.

Al termine un piccolo buffet vegano.