L’Asl AT si distingue a livello europeo nella vaccinazione dei ruminanti domestici (vitelli, mucche, pecore, capre, ecc.) contro la Lingua Blu – Blue Tongue: le autorità sanitarie italiane hanno informato il Comitato permanente per la salute animale e la catena alimentare, interno alla Direzione generale per la salute dei consumatori dell’Unione Europea, in merito alla situazione nel nostro Paese.
In questa occasione è stata data particolare evidenza alla campagna vaccinale primaverile condotta dai servizi veterinari piemontesi, contro il sierotipo 8 del virus della Blue Tongue, per l’immunizzazione del patrimonio zootecnico regionale.
In particolare, è stato messo in evidenza che il Servizio Veterinario dell’Asl AT è stato l’unico, su scala nazionale, a vaccinare oltre il 95% dei ruminanti domestici presenti nel territorio di competenza, raggiungendo un traguardo di strategica importanza nella prevenzione primaria.
“I dati epidemiologici sulla malattia – evidenzia Gianstefano Filippone, direttore dell’Area di Sanità Animale astigiana – dimostrano che, in una determinata area, la diffusione della Lingua Blu nei ruminanti domestici viene bloccata con la vaccinazione di almeno l’80% dei capi presenti. È motivo di particolare soddisfazione aver superato il 95%, ricevendo inoltre un apprezzamento ufficiale in sede europea”.
Già prima del riconoscimento, i dati dell’Asl offrivano una valutazione positiva sull’efficacia degli interventi vaccinali, dando ampi margini di sicurezza sul livello di protezione raggiunto: infatti, gli oltre 3200 esami sierologici effettuati nel 2010 sugli animali sentinella (i bovini esclusi dalla vaccinazione per essere controllati ogni 15 giorni con un esame del sangue per svelare l’eventuale arrivo e circolazione del virus sul territorio) hanno fino a oggi dato esito favorevole.
“Il virus – conclude Filippone – non è presente e non circola sul nostro territorio. È doveroso sottolineare come l’obiettivo sia stato raggiunto soprattutto grazie all’impegno di tutti i veterinari dell’Area di Sanità Animale e alla preziosa e consapevole collaborazione degli allevatori”.