BENVENUTO A BORDOBENVENUTO A BORDO Regia: Eric Lavaine Interpreti: Franck Dubosc, Valérie Lemercier, Gérard Darmon, Luisa Ranieri Dalla Francia approda nelle sale italiane una leggera commedia sentimentale che sembra far eco al telefilm anni ’80, “Love Boat”, nel suo intessere romantici equivoci a bordo di un lussuoso transatlantico. Isabelle è responsabile delle risorse umane in una compagnia di crociere. Per vendicarsi del suo capo, nonché suo ex amante che l’ha da poco lasciata e licenziata, la donna assume come animatore Remy, un disoccupato qualunque, goffo e senza alcuna esperienza nel settore. Una volta imbarcato, il neo animatore comincerà a sentirsi in vacanza e i suoi comportamenti surreali e stravaganti porteranno all’esasperazione tutto l’equipaggio, divertendo però gli ospiti e forse anche la bella comandante, interpretata dalla nostra Luisa Ranieri. Al suo quarto film, Eric Lavaine porta in scena una girandola di personaggi alle prese con amori e delusioni, fraintendimenti e curiose strategie di seduzione, sullo sfondo di un’ allegra e spensierata crociera. Peccato solo per alcuni siparietti già visti e qualche risvolto narrativo prevedibili. PAURA Regia: Marco Manetti, Antonio Manetti Interpreti: Peppe Servillo, Francesca Cuttica, Domenico Diele, Lorenzo Pedrotti, Claudio Di Biagio Horror italiano in 3D, diretto dai fratelli Marco e Antonio Manetti, alias i Manetti Bros, già autori di “Piano 17” e di alcuni episodi di “Crimini” e “L’ispettore Coliandro”. La storia è quello di un gruppo di ragazzi che entra nella villa di uno strano personaggio e si ritrova a vivere in un incubo. Marco, Simone e Ale sono amici di lunga data, da sempre abitano in un quartiere nella periferia di Roma, dove la vita trascorre monotona. Un giorno i ragazzi si ritrovano in mano le chiavi di una bellissimo palazzo signorile fuori città, di proprietà di un marchese eccentrico (Peppe Servillo), collezionista di auto d’epoca e cliente dell’officina in cui lavora uno dei protagonisti. Il nobile Lanzi sarà fuori casa per tutto il fine settimana e i tre amici decidono di approfittare dell’occasione per tuffarsi nel lusso del singolare edificio, ma non tutte le stanze sono ospitali e accessibili come sembrano… Una trama tradizionale, se pur ispirata a un fatto di cronaca relativamente recente, per un film che ha tutti gli ingredienti del genere: inquietudine, suspense e terrore. C’ERA UNA VOLTA IN ANATOLIA Regia: Nuri Bilge Ceylan Interpreti: Yilmaz Erdogan, Taner Birsel, Ahmet Mümtaz Taylan, Muhammet Uzuner Presentato al Festival di Cannes 2011, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria, “C’era una volta in Anatolia” è un giallo non convenzionale che ruota attorno a un medico e a un procuratore. I due si uniscono ad alcuni poliziotti nella ricerca di un cadavere cui dare degna sepoltura. Viaggiano nella notte nella provincia dell’Anatolia, nell’oscurità ogni collina, ogni albero potrebbero essere il posto giusto. Con loro c’è l’assassino che dovrebbe condurli nel luogo esatto del crimine, ma in realtà si trovano a  vagare a lungo senza risultati. Solo all’alba ritroveranno il corpo senza vita e dovranno riportarlo in città per l’autopsia… Il regista turco, Nuri Bilge Ceylan, intreccia la ricerca in atto con una graduale messa a fuoco dei singoli protagonisti,  delle loro personalità e dei loro segreti, dando particolare risalto all’ambientazione e al paesaggio brullo.