Sta ormai per giungere all’ultima proiezione la rassegna cinematografica Mondovisioni, promossa da Find the Cure Italia Onlus con il supporto dell’Associazione Craft e il patrocinio del Comune di Asti. La rassegna ha riscosso grande partecipazione da parte del pubblico, gradimento ed attenzione da parte dei media. Martedì 14 Febbraio alle 20.45 allo Spazio Kor (ex Chiesa di San Giuseppe) sarà la volta di “Future baby”, film di produzione austriaca che condurrà lo spettatore in un viaggio intorno al mondo e nel futuro della riproduzione umana, tra pazienti e ricercatori, donatori e madri surrogate, cliniche e laboratori. Le speranza dei futuri genitori si confrontano con l’accelerazione della ricerca, sull’ottimizzazione del genoma: fino a che punto vogliamo spingerci? Le voci di entusiasti e scettici e della prima generazione di figli concepiti artificialmente, compongono un mosaico dal quale emerge l’ambivalenza di rivoluzionarie procedure le cui conseguenze ci sono ancora ignote e i cui confini etici e legali sono oggetto di un acceso dibattito. Un affascinante e inquietante istantanea da un futuro che è già arrivato. La regia è di Maria Arlamovsky (Austria), durata 91 minuti, lingua inglese e tedesco con sottotitoli in italiano. Ospite della serata sarà la d.ssa Francesca Bongionni, direttore sanitario della clinica Livet di Torino che si metterà a disposizione del pubblico per eventuali domande che la visione del film potrà suscitare e inoltre connessione permettendo, un saluto da parte del presidente di Find the Cure, il dr. Daniele Sciuto, dal Kenya. Nel corso della serata verrà anche presentato Find The Cure International Night, evento che si svolgerà il 25 febbraio c/o il Diavolo Rosso, un modo per concludere la Rassegna, all’insegna della musica con il concerto degli Ylamar e gli Handful of blues, degli incontri (sarà possibile conoscere Yacouba Diakitè, sindaco di Kassaro in Mali )e dell’arte con la mostra di artisti outsider Beyond the garden. Ingresso 4 euro – Il ricavato della serata verrà utilizzato da Find the Cure per coprire i costi della rassegna e a sostegno dei progetti di cooperazione che l’associazione porta avanti in diverse parti del mondo.