«La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso» scriveva Italo Calvino.

Dalla constatazione di quanto oggi l’Io sia malato nasce la scelta del tema conduttore in quest’edizione della Fiera del Libro di Torino che prenderà il via giovedì al Lingotto.

Esibizionista, egoista, autoreferenziale, indifferente al destino e alle necessità degli altri, ha perso il senso della comunità ed è incapace di elaborare progetti condivisibili, di riconoscersi in una causa di utilità comune; un Io che non sa guardarsi dentro, e invece di affrontare una coraggiosa autoanalisi preferisce creare degli alter ego virtuale da far circolare in rete, offrendo di sé un’immagine edulcorata che non corrisponde al vero: non il ritratto di quello che si è, ma di quello che si vorrebbe essere. Tra inganni romanzeschi e proiezioni immaginarie molti, come di consueto, gli incontri che parleranno “astigiano”.

Grande attesa per la presentazione del nuovo romanzo di Giorgio Faletti (sabato 16 alle 20 in Sala dei 500): “Io sono Dio”, edito da Baldini Castoldi Dalai.

In Sala Azzurra, domenica 17 alle 16 Manuela Furnari, autrice di “Prima la musica”, a cura de Il Saggiatore, converserà con Paolo Conte (con Antonio d’Orrico e Franco Fabbri) del libro dedicato al cantautore avvocato.

Anche Giorgio Conte sarà presente in fiera: domenica 17 maggio alle 20, sempre in Sala Azzurra, porterà in scena “È questa l’ora antica torinese

– Colloqui con Guido Gozzano” per la regia di Luciano Nattino (Claudio Rossi al violino e Alberto Parone alle percussioni).

Molti gli incontri a cui prenderà parte Bruno Gambarotta, tra cui giovedì alle 16, al Caffè letterario con l’editore Piemme “La sparizione. Il caso di Emanuela Orlandi”. presentazione del romanzo di Ugo Barbara, In terra consacrata insieme a Sergio Pent e Rosa Polito; venerdì, con Ascanio Celestini, Gambarotta parteciperà al reading “Norberto Bobbio, le parole di tutti i giorni a cento anni dalla nascita” (10.30 in Sala Azzurra). Il versatile protagonista astigiano interverrà anche alla lectio magistrali di Marc Augé “La bicicletta cambia il mondo” (16 maggio alle 14,30 in Sala Gialla): l’antropologo francese ricostruirà la rivoluzione indotta nel costume e nelle abitudini degli europei con l’avvento della bicicletta.

Il direttore della Biblioteca Astense prenderà parte al convegno di giovedì alle 13 in Sala Blu per l’indagine 2008 sulla lettura della Fondazione Fitzcarraldo: insieme a  Donatella Gnetti, Luisella Carnelli. Maria Giangrande, Ernesto Ferrero, Daniela Formento, Paolo Messina, Giovanni Peresson, Rolando Picchioni, Gianni Stefanini.

Due gli stand di editori astigiani in fiera: SpettAttore Libri (Padiglione 1 C 10) e Scritturapura (Padiglione 1 E 34).

In particolare, presso lo stand dello SpettAttore ogni sera, all’ora dell’aperitivo, verrà presentata una delle novità della casa editrice: dall’audiolibro “Lorenzo Perosi – Il nuovo trovatore”, di Elena Enrico e Francesco Cerrato (giovedì alle 18) all’ultimo lavoro di Alexander Macinante “DestinAzioni”, libro e cd, edito in collaborazione con Ondesferiche e Senza Base Records, con fotografie di Gabriella Di Muro e illustrazioni di Silvia Perosino (venerdì 15 alle 18). Al cd partecipano diversi musicisti e produttori, come Matteo Curallo, Manuel Daniele, Domenico Meschia, Gigi Belluardo, Stefano Cerrato e Francesco Cerrato.

Silvia Perosino firma anche i disegni di “Allusioni veritiere”, raccolta di poesie di Nadia Loiaconi con prefazione di Maria Teresa Armosino (sabato 16 alle 18).

Con la Compagnia del Fumetto SpettAttore Libri propone poi una graphic novel dedicata al paese ospite del salone 2009: l’Egitto. “Scribble Scrubbles” è il titolo del volume che ospita le tavole di venti fumettisti in prevalenza astigiani; la copertina è di Giovanni Freghieri (domenica 17 alle 18). In fiera, SpettAttore presenterà anche una riedizione della silloge di scritti di don Luigi Berzano “Religione dei volti – I volti dell’uomo, i volti delle creature, i volti di Dio, i volti della natura”: le lettere, inviate ai parrocchiani della comunità di Valleandona tra il 1976 e il 2006, sono qui presentate ponendo in rilievo il valore filosofico, i riferimenti sociologici, in una dimensione saggistica aggiornata e ampliata rispetto all’edizione del 2007.

“99 click” è il titolo della mostra realizzata insieme al Fodo Giov-Anna Piras in fiera: Henri Cartier-Bresson, André Kertész, Helmut Newton, Robert Doisneau, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, i più grandi fotografi italiani e internazionali raccontano il Novecento in 99 scatti più uno: l’immagine numero 100 che simbolicamente li conclude e li compendia.