Domani, al tribunale di Asti è previsto il processo contro Antonio ed Emanuele Pettinato, padre e figlio, rispettivamente di 64 e 32 anni, abitanti a Tigliole. L’accusa è di sequestro di persona e tentato omicidio. Vittima: Massimo Barberis 42 anni, barista e come secondo lavoro imbianchino abitante a Ferrere d’Asti.
I fatti risalgono al giugno dello scorso anno. Il Barberis con un aiutante stava tinteggiando la casa dei Pettinato quando dalla camera da letto spariva un portafogli contenente 5 mila euro. I padroni di casa avrebbero incolpato del furto i due imbianchini e per farli confessare e restituire il bottino li avrebbero legati a due grossi alberi “incaprettandoli”, passando cioè una corda al collo in modo da provocare un progressivo e lento strangolamento. Immobilizzati i due presunti ladri sarebbero stati torturati ed insultati per un paio d’ore da tutti i componenti la famiglia. Nel cuore della notte, dopo che il capo famiglia avrebbe sparato due colpi di pistola alle mani del Barberis, sono stati rilasciati con l’intimazione di non denunciare il fatto, pena la morte.
In un primo tempo il Barberis aveva raccontato ai carabinieri di essere stato aggredito da sconosciuti mentre stava tornado a casa, poi le indagini hanno fatto luce sui fatti e la vittima ha raccontato la presunta verità.