Risiedeva a San Damiano d’Asti la giovane marocchina annegata ieri sera a Torino. Yasmine, 19 anni, una barista che lavora a Piacenza è stata vittima di quello che con il passare delle ore si profila sempre più come un drammatico incidente. La ragazza, in compagnia del fidanzato, un suo connazionale di 20 anche lui residente a San Damiano ma di fatto abitante nel capoluogo piemontese, stavano mangiando seduti sul muretto del ponte della Gran Madre, in piazza Vittorio, non lontano dalla zona dei Murazzi, quando una terribile fatalità ha spezzato il destino di Yasmine. Mentre cenavano, infatti, la ragazza avrebbe urtato involontariamente la sua borsetta che aveva appoggiato a fianco a sé, facendo cadere nel Po. Tentando di recuperarla la barista si sarebbe sporta dalla spalletta, scivolando nel fiume. Il fidanzato avrebbe cercato di salvarla gettandosi nell’acqua ma non l’avrebbe trovata. Sarebbe stata una passante a dare l’allarme, vedere l’uomo tuffarsi nel Po. I soccorritori subito intervenuti sono riusciti a salvarlo, ma per la ragazza non c’è stato scampo. Sarebbe stato proprio il marocchino a spingere i soccorritori a cercare Yasmine, raccontando che non era solo, ma le ricerche non hanno dato l’esito sperato. Il corpo della barista è stato infatti individuato dalle fotoelettriche a un centinaio di metri dal ponte e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione. Sull’episodio indaga la polizia di Torino che ha aperto un’indagine, ma la ricostruzione del ragazzo sembra attendibile.