Oggi il tribunale del riesame ha concesso gli arresti domiciliari ad Antonio Pettinato, 64 anni di Tigliole d’Asti, detenuto da un anno con l’accusa di sequestro di persona e tentato omicidio. Nello scorso mese di giugno il tribunale di Asti aveva respinto la richiesta di scarcerazione o in subordine gli arresti domiciliari presentata dagli avvocati della difesa Aldo Mirate e Roberto Caranzano. Oggi, il tribunale della libertà ha invece accolto l’istanza dei legali dell’imputato concedendo i domiciliari fino al processo previsto per il 17 ottobre.  Per cercare di ottenere la scarcerazione il 20 giugno scorso la moglie e i tre figli di Antonio Pettinato si erano incatenati per alcune ore alla porta del palazzo di giustizia.  L’odierna decisione dei giudici è giustificata anche delle precarie condizioni di salute dell’imputato.
Le imputazioni formulate dalla pubblica accusa sono gravi. Pettinato con la collaborazione di uno dei figli aveva sequestrato Massimo Barberis, 42 anni, imbianchino abitante a Ferrere. I fatti risalgono al giugno dello scorso anno. L’imbianchino con un aiutante stava tinteggiando la casa dei Pettinato quando dalla camera da letto sparì un portafogli con 5 mila euro. I padroni di casa incolparono di furto i due imbianchini e per farli confessare e restituire il bottino li legarono a due grossi alberi passandogi una corda al collo in modo da provocare un progressivo e lento strangolamento. Immobilizzati, i due presunti ladri  furono torturati per paio di ore da tutti  i componenti della famiglia. Poi, nel cuore della notte, dopo che il capo famiglia aveva sparato due colpi di pistola alle mani di Barberis furono rilasciati con l’avvertimento di non denunciare il fatto pena la morte.  Le indagini dei carabinieri, poco dopo accertarono l’aggressione confermata poi dalle stesse vittime.
Oggi, l’avvocato Aldo Mirate per la difesa tra l’altro ha detto: “Il Tribunale del Riesame  ha fatto giustizia di un’ordinanza che ci è apparsa a dir poco sorprendente. L’attenuazione della misura era doverosa, sia per ragioni  processuali , sia anche in considerazione della condizioni di salute del Pettinato aggravatesi negli ultimi tempi”.