“Samuele noi siamo qui, anche se magari non riesci a sentirci”. E’ questo il signitficato del presidio cominciato ieri sera davanti al carcere di Quarto dove è rinchiuso Samuele Gullino, il 27enne del coordinamento Asti Est, arrestato nell’ambito della maxi operazione condotta dalla polizia torinese in seguito agli scontri avvenuti in Val Susa. Nei guai sono finiti una trentina di manifestanti “No Tav” che avrebbero preso parte agli scontri avvenuti fra il 23 maggio e all’8 dicembre scorsi. Fra loro anche l’astigiano, volto storico dei movimenti cittadini, difeso dall’avvocato Maurizio La Matina, che ha immediatamente annunciato il ricorso al Tribunale della Libertà. Intanto ieri sera gli amici e colleghi del ragazzo si sono radunati dalvanti al penitenziario per manifestaro solidarietà ed esprimere il loro sgomento per la vicenda. Una quarantina di persone hanno sfidato il freddo pungente, allestendo un presidio con tanto di musica e un palco improvvisato da dove sono state pronunciate parole di sostegno a Gullino. Nelle prossime ore il ragazzo potrebbe invece essere interrogato. Il presidio continuerà questa sera, mentre per domani, sabato, è prevista una manifestazione in città.