Oggi, al tribunale di Asti, seconda udienza del processo contro una cinquantina di imputati accusati di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni di pubbliche amministrazioni e turbativa d’asta.
I fatti sono relativi agli appalti per l’autostrada Asti-Cuneo e di altre opere pubbliche nelle province del sud Piemonte.  Tra gli indagati, imprenditori, manager e funzionari dell’ANAS.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno tra l’altro accertato che le imprese impegnate nella posa del bitume non lo avevano spalmato in modo omogeneo  e con un spessore inferiore a quello citato nel capitolato.  Accertate, secondo l’accusa, anche turbative d’asta nell’assegnazione dei lavori di manutenzione di numerose strade provinciali astigiane  nelle zone di Canelli e Castagnole Lanze.
All’apertura del dibattimento dopo la presentazione di alcune eccezioni presentate dai legali della difesa, il giudice ha rinviato il processo al 4 aprile del prossimo anno fissando anche le date delle altre udienze fino alla sentenza prevista per il 27 giugno.