finanza (11)La Compagnia della Guardia di Finanza di Asti ha individuato e sottoposto a verifica un imprenditore nel settore trasporto merci per aver emesso a favore di tre società astigiane numerose fatture riconducibili a prestazioni totalmente o parzialmente inesistenti, consentendo così agli utilizzatori un indebito risparmio d’imposta.

I militari hanno potuto acquisire agli atti della verifica cinque agendine sulle quali l’imprenditore registrava, con dovizia e puntualità, i reali importi, le destinazioni, i costi di esercizio e il consumo del gasolio, associando i nominativi degli autisti ai mezzi con cui avevano effettuato i trasporti. Nelle stesse agende erano riportate le modalità di restituzione delle quote sovrafatturate alle società clienti.

Le Fiamme Gialle, al termine dell’attività ispettiva, hanno proposto all’Agenzia delle Entrate il recupero a tassazione per 2,7 milioni di euro di ricavi non dichiarati e per 550.000 euro circa di Iva non versata.

Il responsabile è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per l’emissione delle fatture false e l’occultamento di copiosa documentazione contabile. All’amministratore delle tre società è stata invece contestata l’ipotesi di reato prevista per gli utilizzatori di fatture o altri documenti contenenti elementi passivi fittizi.