Sono accusati di tentato furto aggravato i cinque giovani arrestati dai carabinieri della stazione di San Damiano. Erano notte inoltrata quando alla centrale operativa del 112 è arrivato l’allarme scattato in una ditta di lavori stradali con sede in frazione Valdosia, alle porte del paese. Qualcuno si era introdotto nel piazzale, con l’intento di impossessarsi, sembra, di un camion rimorchio da 50 mila euro.
Dalla ricostruzione dei militari sembra che la banda stesse pericolosamente armeggiando sulla motrice del tir, tentando di collegare i fili dell’accensione per metterla in moto, quando è partito l’antifurto. Immediatamente una pattuglia di militari è stata convogliata sulla scena del presunto crimine, mentre i colleghi del comando provinciale, impegnati in sempre più serrati controlli sul territorio, hanno istituito posti di blocco e pattugliamenti. Una rete di prevenzione e repressione del crimine che anche questa volta ha funzionato. I ladri infatti, scattato l’allarme, si sarebbero dati alla fuga a bordo di una vettura e di un furgone, nella speranza di fare perdere le proprie tracce. Ma è andata male. Una pattuglia dei militari di San Damiano ha infatti intercettato i mezzi sospetti alla periferia, bloccandoli. Sembra che a bordo i carabinieri abbiano recuperato anche alcuni pezzi d’acciaio presumibilmente rubati pochi istanti prima. A quel punto è scattato l’arresto dei cinque. Nei guai sono finiti due maggiorenni e tre minorenni tutti residenti nel campo nomadi di via Guerra. I minori, di 17, 16 e 14 anni, sono stati trasferiti al Ferrante Aporti di Torino, mentre Tiziano Halilovic, classe 1991, e Nikel Halilovic, classe 1993, sono stati trasportati nel carcere di Quarto. Gli inquirenti in queste ore stanno lavorando per capire l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in altri episodi avvenuti ultimamente nella nostra provincia. Continuano anche i controlli fortemente voluti dal comando provinciale e che, solo a novembre, hanno portato all’arresto di 20 persone.