Secondo dati raccolti dalle forze dell’ordine impegnate a garantire maggior sicurezza sulle strade della provincia di Asti, nel 2009 gli incidenti mortali sono in netta diminuzione nei confronti degli anni precedenti. Nel 2007 le vittime della strada erano state ben 29 (5 i motociclisti deceduti). Negli  ultimi dodici mesi ci sono stati 13 morti (un solo motociclista).  Nel 2006 le persone decedute per incidenti stradali erano state 24 con ben 7 motociclisti. Nel 2008 i morti sono stati 20 (3 i motociclisti).
In leggera diminuzione anche gli infortuni mortali sul lavoro. Contro i 10 morti  del 2006 con 7 decessi in agricoltura  per il ribaltamento del trattore, quest’anno le vittime per infortuni sul lavoro sono state 6 (2 per il ribaltamento del trattore). Nel 2007 le vittime sono state 7 (4 a causa del trattore). Nel 2008  ci sono state 6 vittime  (3 causate  dal trattore).
Restando nel settore della cronaca nera dobbiamo registrare un aumento delle rapine in banca.  In provincia di Asti, nel corso del 2009 si sono avute ben 13 rapine ad istituti di credito contro le 4 del 2008 e le 5 del 2007. Nel 2006 le banche astigiane rapinate  erano state  12.
Il 2009 è stato funestato anche da tre delitti: il 6 settembre a San Damiano è stato assassinato Vincenzo Cutrì. Probabilmente si tratta di un delitto di mafia. Il 31 ottobre in via Dogliotti ad Asti è stata strangolata da un vicino di casa Alfonsina Bono e l’11 novembre in strada Volta in uno scontro tra bande rivali è stato ucciso un giovane albanese.  Nel 2008 e nel 2007 in provincia di Asti non si sono avuti delitti. Nel 2006 e precisamente il 16 settembre a Villanova, un figlio di 35 anni uccide a calci e pugni il padre di 67 anni perché si era lamentato per il volume troppo alto del televisore.  Ed ancora, il 27 novembre dello stesso anno in frazione Valmanera di Asti una madre di 35 anni uccide la figlia di 5 mesi perché piangeva troppo.