portaQuaranta euro. Questa era la cifra pattuita per una prestazione nell’alloggio a luci rossi di via Prandone, scoperto in queste ore dalla polizia astigiana che ha portato alla luce un vasto giro di prostituzione cinese. Da qualche tempo i sospetti della squadra mobile si erano concentrati su un’abitazione di un condominio fra corso Alfieri e viale Alla Vittoria, affittato da L.Y., 50 anni, proveniente dalla Cina. Secondo gli inquirenti la donna, avrebbe concesso l’uso dell’alloggio ad alcune connazionali che lì avrebbero offerto prestazioni sessuali a pagamento. Un’ipotesi confermata da appostamenti e pedinamenti durati settimane, fino al blitz di poco fa. I poliziotti durante l’irruzione nella casa chiusa hanno sorpreso una cinese, W.L., 40 anni, in compagnia di un cliente. Dagli accertamenti è emerso che le prostitute, tutte cinesi e quasi tutte provenienti da Torino, venivano contattate i clienti telefonicamente, dandosi poi appuntamento nell’alloggio astigiano trasformato ad hoc: la camera da letto era stata attrezzata con luci rosse soffuse e vari oggetti “da lavoro” tutti sottoposti a sequestro. La donna che aveva preso in affitto l’appartamento attraverso un’agenzia immobiliare (del tutto estranea alla vicenda) è stata denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.