Nell’ambito dell’attività di collaborazione avviata negli scorsi mesi con l’Atc provinciale in tema di edilizia sociale, per il contrasto delle violazioni nel settore delle uscite pubbliche, la guardia di finanza di Asti ha recentemente avviato numerosi accertamenti sulle persone che hanno fatto richiesta di case “popolari”. La Commissione Assegnazione Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica, nell’esaminare le numerose domande relative ai bandi emessi da alcuni comuni, riscontrando una molteplicità di dichiarazioni reddituali pari a zero, ha segnalato i nominativi alle fiamme gialle per appurarne la veridicità. Dopo i controlli, è stata, così, individuata una famiglia residente nell’Astigiano che malgrado avesse percepito redditi da lavoro dipendente per diverse migliaia di euro, aveva dichiarato, nell’istanza presentata, l’inesistenza di alcun tipo di introito. Oltre alla comunicazione all’Atc, la finanza ha segnalato il sottoscrittore della domanda all’Autorità Giudiziaria per il reato di falso ideologico. Il nucleo familiare rischia anche l’esclusione dalla graduatoria ossia in caso di alloggio già ricevuto, la decadenza dall’assegnazione.