atcAd Asti, la confessione resa ieri da Pierino Santoro direttore generale dell’Atc  (Azienda Territoriale per la Casa) al sostituto procuratore della repubblica, relativa  alla sua responsabilità di ammanchi nella gestione dell’importante ente ha suscitato  stupore e numerosi interventi dei politici locali. “Se le accuse sono reali – ha detto  l’avvocato Alberto Pasta assessore comunale per le questioni legali – ci costituiremo  parte civile”. Dichiarazioni analoghe da parte dell’assessore all’assistenza Piero Vercelli, dalla consigliera regionale Angela Motta e dalla consigliera comunale  Mariangela Cotto. Secondo le prime relazioni, in base alla confessione resa ieri alla  dottoressa Elisa Pazé sostituto procuratore della repubblica,  Santoro con una carta  di credito avrebbe attinto dalle casse dell’ente almeno nel corso di una decina di anni  circa un milione di euro.  Soldi finiti, sembra, anche per la costruzione della sua prestigiosa  villa sulla collina della località Belangero di Mongardino.  In città c’è anche attesa per il consiglio d’amministrazione dell’Atc previsto per  martedì prossimo quando si parlerà di bilancio che normalmente ogni anno si aggira  su 11 milioni di euro. Un patrimonio notevole: costituito anche da 1685 alloggi (1212 solo in città) più 195 gestiti dal Comune. Inoltre l’ente ha 41 negozi e 1149 box  per auto.