etilometroNon sono tanto le condizioni dei feriti a far paura, almeno non sempre, ma piuttosto la frequenza con cui si susseguono gli incidenti sulla statale Asti-Cuneo, specie nel tratto della discesa degli Orti, nel Braidese. Lo sanno bene gli astigiani che nei giorni scorsi sono stai fra i protagonisti di una catena di sinistri che solo per una fortunata coincidenza non ha fatto registrare vittime. Guarirà in qualche mese il 30enne abitante ad Asti che ha perso il controllo della sua Fiat Punto, scontrandosi con violenza contro un furgoncino condotto da un camionista polacco di 40 anni, e poi contro un Audi con al volante un 40enne di Tonco. Per cause ancora in corso d’accertamento della polizia municipale l’astigiano è piombato sugli altri due veicoli, procurandosi nell’impatto la rottura di una caviglia. Lievi contusioni invece per l’autotrasportatore e l’altro conducente. Poche ore dopo, sullo stesso tratto di strada è avvenuto un altro incidente. Questa volta ad entrare in collisione sono state la Citroen Saxo con al volante un 20enne di Bra e una Fiat Panda condotta da una 50enne di Cherasco che viaggiava in compagnia di un’amica. I tre feriti sono stati medicati all’ospedale più vicino per alcune contusioni guaribili in un paio di settimane. Si era messa al volante dopo aver alzato troppo il gomito, invece, la giovane di Guarene che nella notte è stata protagonista del terzo incidente avvenuto nella curva della discesa degli Orti. La ragazza, 20 anni, ha perso il controllo della sua Daewoo Matiz che ha invaso la corsia opposta schiantandosi contro Daihatsu Terios con alla guida un 30enne di Bra. La municipale, intervenuta per i rilievi, ha sottoposto all’alcoltest entrambi i conducenti, scoprendo che la giovane si era messa al volante nonostante avesse bevuto troppo (nel sangue aveva un tasso alcolico di due volte superiore a quello stabilito dalla legge).