Ad Asti, la commemorazione del 237° anniversario di fondazione della guardia di finanza è stata l’occasione per il colonnello Antonio Borgia, comandate provinciale delle fiamme gialle di fare un sunto dell’attività svolta negli ultimi dodici mesi. Alcune operazioni per combattere la criminalità del settore finanziario, classificate di estrema importanza sono in atto in questi giorni. Secondo le prime informazioni il comando della finanza astigiano è impegnato nella identificazione di numerosi esportatori di valuta in Svizzera e verso i noti “paradisi fiscali”. L’organizzazione che recentemente ha permesso l’esportazione in banche elvetiche di oltre un milione e 300 mila euro farebbe capo ad una società con sede in provincia di Asti.
Nel mirino della Fiamme Gialle astigiane c’è anche un vorticoso giro di fatture false per un valore di 25 milioni di euro. In questi giorni è stato fermato un imprenditore astigiano  con l’accusa di estorsione nei confronti di un’importante azienda della provincia di Cuneo. L’uomo è stato bloccato mentre cercava di incassare 400 mila euro, come prima rata versata da una ditta di Cuneo per pagare il silenzio.  L’imprenditore sapeva che la società cuneese aveva staccato fatture false per un ingente valore e di conseguenza  minacciava di denunciarla. 
Nella normale attività della Guardia di Finanza in provincia di Asti sono stati scoperti 6 evasori totali. Nel corso degli ultimo dodici mesi  sono stati compiuti 361 controlli su strada e 677 controlli in pubblici esercizi commerciali. L’esito di tali attività ha permesso di segnalare all’Agenzia delle Entrate  una base imponibile di 5 milioni e 300 mila euro.