Sono trapelati i nomi dei quattro medici e dell’infermiera tutti impiegati all’Otorinolaringoiatria dell’ospedale Massaia di Asti, ai domiciliari dopo l’indagine dei carabinieri del Nas di Alessandria. Si tratta di Roberto Briatore, Carmelo Faro e Nicolò Roggero, medici dipendenti dell’Asl, Alberto Costanzo, dottore assunto a contratto e l’infermiera Stefania Testa. Per i primi tre dottori e per l’infermiera le accuse sono di peculato (appropriazione di cose pubbliche), mentre Costanzo è accusato di furto (dato che non era stato direttamente assunto dall’Azienda Sanitaria). “Abbiamo interrotto quella che sembrava un’abitudine consolidata, non episodi isolati. All’interno del reparto c’era chi faceva una vera e propria spesa di attrezzature e anche medicinali di uso strettamente ospedaliero”, ha commentato il maggiore Biagio Carillo dei Nas di Alessandria. Gli accertamenti però sono ancora in corso. Per gli inquirenti dottori e infermiera si sarebbero resi responsabili di una serie di ammanchi di ferri, pinze e altri arnesi ma anche di medicinali di proprietà dell’ospedale, usandoli poi per scopi privati. Avrebbero anche utilizzato gli ambulatori per visite extra orario di lavoro. L’indagine, che ha goduto della piena collaborazione dei vertici Asl, è scattata a seguito di una segnalazione della caposala che si era accorta dei presunti ammanchi. I Nas, coordinati dal sostituto procuratore Masia, hanno così piazzato alcune telecamere negli ambulatori per monitorare il comportamento e le abitudini dei medici. Fino alla bufera scoppiata mercoledì con l’emissione delle ordinanze di custodia. Un’addetta alle pulizie è stata invece denunciata a piede libero, mentre un’altra infermiera è stata interdetta in attesa di essere interrogata dal gip. I medici e l’infermiera devono ancora essere interrogati per fornire la propria versione dei fatti.