Negli ultimi giorni i carabinieri di Alba hanno compiuto una serie di controlli all’interno di alcuni cantieri edili della zona per verificare il rispetto delle norme di tutela della salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro ed anche per riscontrare l’eventuale presenza di lavoratori in nero o di manodopera straniera irregolarmente assunta. Non sono emersi casi di “lavoro nero” e tutti gli operai extracomunitari intenti a lavorare nei cantieri erano regolarmente stati precedentemente assunti con regolare contratto ed erano muniti del permesso di soggiorno. In due cantieri edili per la costruzioni di abitazioni alla periferia di Alba i militari hanno però accertato una serie di violazioni alle vigenti norme in materia di prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro. In particolare vi erano alcuni artigiani od operai che non indossavano le scarpe antinfortunistiche previste, i caschi e soprattutto le cinture di ritenzione lavorando in quota ed inoltre alcuni ponteggi erano scivolosi e non conformi a quanto previsto dalla legge con la conseguenza che l’incolumità degli stessi lavoratori era messa a rischio. Quattro sono state le persone denunciate per varie fattispecie di reato in violazione alle norme di tutela della salute, sicurezza nei luoghi di lavoro e prevenzione degli infortuni (Decreto Legislativo n. 81 del 2008). Sono stati indagati un imprenditore edile 43enne di Chieri titolare di un’azienda con sede ad Asti, un geometra 35enne di San Damiano d’Asti che riveste la qualifica di responsabile della sicurezza di cantiere, un artigiano 40enne di Torino e un manovale 46enne macedone regolare che vive a Canelli.