Il giudice del tribunale di Asti Valentina Cerrato si è espressa a favore dei 10 dipendenti a tempo determinato della Croce Rosasa, equiparandoli nel diritto a percepire il compenso invecntivante alla pari dei lavoratori a tempo indeterminato, condannando così la Cri a corrispondere la somma di 6000 euro lordi per ogni anno lavorativo fino al 2010 e oltre. La segreteria provinciale della funzione pubblica Cgil di Asti esprime la propria soddisfazione per questa sentenza che è il primo passo per il riconoscimento del lavoro svolto indipendentemente dalla forma contrattuale stabilita. In attesa dell’udienza di novembre che vedrà concludersi la seconda parte della vertenza sindacale seguita dallo studio legale Bianco-Brignolo, per il mantenimento dei livelli occupazionali attuali. “Anche in questo caso confidiamo in un esito positivo che possa consentire a questi lavoratori, per la maggioranza donne, di essere stabilizzati, cosa di cui avrebbero avuto diritto fin da subito – scrivono dalla Fp Cgil -. In caso contrario a partire dal prossimo gennaio questi operatori della Croce Rossa potrebbero non avere più un posto di lavoro, mettendo così a rischio una parte importante dei servizi sanitari all’interno della nostra provincia”.