violenza donneLa Regione Piemonte ha finanziato 17 progetti di cui 9 sulla provincia di Torino e 8 sul resto del territorio piemontese per il sostegno a donne vittime di violenza, per la somma di un milione di euro. Una delle attività finanziate riguarderà Asti e la sua provincia, avendo come condizione il consolidamento di reti territoriali a valenza sovra comunale. Saranno partner dell’Ente capofila, la Città di Asti, gli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali nell’astigiano CI.SA e CO.GE.SA e il Centro Antiviolenza della Croce Rossa Italiana Comitato provinciale di Asti che già nel 2010 avevano sottoscritto un protocollo d’intesa con il coinvolgimento di una vasta rete di soggetti istituzionali  e del privato sociale locale. Nello specifico, ritiene l’Assessore Piero Vercelli, ”l’efficacia  del progetto è connessa alla varia tipologia di interventi di diversa competenza, resa possibile dalla  sinergia tra Istituzioni e privato, senza sottovalutare dimensioni innovative quali la presa in carico degli autori della violenza o del maltrattamento”. Oltre all’ascolto e l’accoglienza anche residenziale, il sostegno psicologico e legale, al reddito e al lavoro, le attività di prevenzione ed emersione del fenomeno, sarà avviata una sperimentazione che prevede ricerca di informazioni qualitative e consulenza psicologica ai soggetti maltrattanti. Nell’ambito della sua riorganizzazione, il Settore politiche sociali del  Comune di Asti ha previsto un punto unico e privilegiato di accesso e accoglienza delle donne vittime di violenza. Da una ricerca condotta dal Settore (autrici Francesca Bottari e Tiziana Lombardo volontarie in Servizio Civile) si evidenzia nel 2014 il contatto con 21 donne, tredici straniere e otto italiane, di età dai trenta ai cinquanta anni. Quattordici di loro hanno figli e in diciassette casi ha fatto seguito la denuncia effettiva all’Autorità giudiziaria. A queste si aggiungano le 15 situazioni seguite dai Servizi fuori Asti, e i 37 contatti con il Centro Antiviolenza della Croce Rossa che assicura reperibilità 24 ore su 24, call center dedicato “1522”. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale alle Pari Opportunità  Monica Cerutti per il sostegno concreto alla rete dei Centri antiviolenza e delle case protette che copre tutte le province piemontesi, intervento che anticipa “la legge quadro contro la violenza di genere che stiamo mettendo a punto, auspicando che dal livello nazionale vengano mantenute le risorse per offrire continuità a questi servizi”.