E’ Samuele Gullino, uno dei volontari del coordinamento Asti Est, l’astigiano arrestato nell’ambito della maxi operazione coordinata dalla procura di Torino che ha messo nei guai una quarantina di militanti No Tav.  Dalle prime indiscrezioni sembra che la questura di Torino abbia emesso 25 ordinanza di custodia cautelare in carcere, 15 con obbligo di dimora, un provvedimento di arresti domiciliari e un divieto di dimora nel comune di Torino. Undici invece le persone denunciate a piede libero. L’operazione è partita dopo gli incidenti avvenuti a Chiomonte, in Val di Susa, dalla notte del 23 maggio fino all’8 dicembre scorsi. Da quanto riferito dallo stesso coordinamento, Gullino, dopo una perquisizione nella sua abitazione, è stato portato in questura e poi trasferito al carcere di Quarto. Il giovane, difeso dall’avvocato Maurizio La Matina, verrà interrogato dal magistrato di turno nei prossimi giorni. Le accuse per gli indagati vanno, a diverso titolo, dalle lesioni, alla violenza e resistenza aggravata in concorso ai danni di pubblico ufficiale. Le persone finite nei guai sono tutti manifestanti che da mesi combattono contro la costruzione, in Val di Susa, della Tav. Intanto i volontari del coordinamento Asti Est hanno annunciato per il tardo pomeriggio di oggi un picchetto davanti al carcere di Quarto.