E’ caccia ai finiti militari che da qualche giorno stanno mettendo a segno una serie di truffe articolate. La polizia che si occupa delle indagini ritiene che si possa trattare della stessa banda. Un gruppo di scaltri malviventi che nel giro di poche ore ha portato a termine due raggiri. Il primo sarebbe avvenuto sulla ex statale per Torino dove i due sconosciuti si sono finti finanzieri e al volante di un’auto scura dotata di lampeggiante hanno affiancato una vettura condotta da un 60enne astigiano. I sedicenti militari avrebbero mostrato un tesserino alla vittima dicendo di dover controllare la macchina. Subito l’astigiano ha “ammesso” di avere a bordo una valigetta piena di contanti, 20 mila euro e 7mila sterline. I sedicenti  finanzieri hanno preso la palla al balzo e si sono impossessati del malloppo. “Non può tenere delle sterline in Italia – avrebbero detto i due – deve seguirci in questura”. Mentre uno dei complici recitava la sua parte l’altro si sarebbe infilato di nascosto nell’auto della vittima rubando le chiavi. Quando l’astigiano è salito in macchina per seguire i finanzieri ha avuto così la brutta sorpresa. I banditi erano scappati con la valigetta lasciandolo a piedi. Dopo alcuni minuti l’uomo è però riuscito a fare la denuncia alla polizia. Qualche giorno dopo due finti agenti della questura avrebbero messo a segno una truffa in una cascina di Revignano. Fingendo di dover fare una perquisizione per controllare se in casa erano custoditi soldi falsi, sono riusciti a impossessarsi di diverse migliaia di euro prima di fare predere le proprie tracce. La polizia che indaga su entrambi i casi ritiene che possano essere collegati.