Gli studenti Marco Magrini ed Andrea Nosenzo di Villafranca d’Asti a luglio dello  scorso anno, nel corso di un avventuro viaggio via fiume dal loro paese a Venezia   navigando lungo il Triversa, il Borbore, il Tanaro ed il Po  avevano trovato un vero   tesoro:  sei chili di argenteria  tra teiere, piatti, vassoi, brocche e calici d’argento.  Il   ritrovamento nel torrente Triversa in prossimità del ponte della strada che porta a   Tigliole d’Asti. Tra le ipotesi si era parlato di refurtiva gettata nel torrente da ladri in   difficoltà, ma  soprattutto si era parlato di una setta religiosa: la “Comunità   dell’Eterno” attiva ad Asti negli anni Ottanta del secolo scorso. Detta comunità   coordinata da una santona arrestata e condannata per sequestro di persona, lesioni   personali ed estorsione, tra l’altro ordinava ai fedeli della comunità di gettare nei   fiumi oro e preziosi vari perchè contaminati dal diavolo. E allora furono diverse le   persone che buttarono via  dalle loro case le cose preziose. Una signora torinese e la   figlia studentessa all’università di Torino gettarono nel Triversa  oro e preziosi a quei   tempi  valutati oltre 200 milioni di lire. Gli studenti dopo avere pulito l’argenteria   l’avevano consegnata ai carabinieri di Villafranca.   Trascorso un anno Il Magrini ed il   Nosenzo speravano, come è prassi consolidata, di venire in possesso del tesoro che   avevano trovato e vederlo per finanziarsi il prossimo viaggio avventuroso; ma ci   sarebbe ancora da attendere.  Quest’anno vorrebbero puntare al sud: con tenda e sacco   a pelo in bicicletta sognano di raggiungere la Calabria. Ora cercano sponsor per   comprare le bici perchè la speranza di entrare in possesso dei sei chili di argenteria   che avevano trovato casualmente nel torrente Triversa è ancora lontana. Il tesoro è   ancora nella caserma dei carabinieri e, difficilmente, anche quando sarà passato un   anno dal ritrovamento, non possono ancora entrarne in possesso anche nessuno si è   fatto vivo per  dire di essere il proprietario del tesoro.  La procedura prevede infatti   che per consegnare l’argenteria  a chi l’ha trovata si devono attendere altri 12 mesi,   Infatti a luglio tutto quanto è stato trovato dai due studenti sarà consegnato al comune   di Tigliole d’Asti. Il sindaco dovrà affiggere un manifesto per avvisare l’eventuale   proprietario del ritrovamento.