“Faremo ricorso al Tribunale del Riesame di Torino perché vengano accolte le nostre richieste”. A parlare è l’avvocato Roberto Caranzano, uno dei legali della famiglia Pettinato, che mercoledì scorso ha inscenato una protesta davanti al palazzo di giustizia di via Govone. Lucia Mastrantuono, Emanuel e Maurizio, rispettivamente moglie e figli di Antonino Pettinato, il 65enne di Tigliole in carcere da quasi un anno con l’accusa di aver ferito un imbianchino che, secondo il suo racconto, gli avrebbe rubato 5 mila euro mentre stava lavorando nella abitazione di famiglia, hanno deciso di incatenarsi al corrimano delle scale fuori dal tribunale. All’uomo non sono stati concessi gli arresti domiciliari per un disguido fra pubblici ministeri. Questa la questione che ha fatto andare su tutte le furie la famiglia. Nei giorni scorsi infatti si era tenuta un’udienza del processo e i legali di Antonino, Caranzano, Aldo Mirate e Claudia Malabaila, avevano chiesto i domiciliari per il loro cliente, una prassi comune specie dopo che sono stati ascoltati i teste d’accusa. Lunedì però è arrivata la notizia della sua permanenza in carcere, nonostante il pm che si è sempre occupato del caso, Luciano Tarditi, avesse dato parere favorevole alle richieste della famiglia. Lo stesso giorno però il pm di turno in procura, Valeria Ardonio, avrebbe ricevuto la stessa richiesta dando parere contrario. Poi tutto è finito in mano ai giudici, presieduti da Orazio Muscato, che hanno stabilito che Pettinato non potrà lasciare la sua cella. Ma la famiglia non ci sta. “Mio marito è malato – ha raccontato la donna – non discutiamo la decisione dei giudici, ma vorremmo che Antonino tornasse a casa”. Per calmare le acque sono intervenuti anche i carabinieri e il procuratore capo Giorgio Vitari che ha ascoltato il racconto dei familiari, decidendo anche di incontrare i loro avvocati.
“I giudici hanno deciso nella loro totale autonomia”, questo il commento del legale Pierpaolo Berardi, avvocato di parte civile dell’imbianchino.
Intanto il processo è stato aggiornato al 17 ottobre quando verranno sentiti i testimoni della difesa.