In merito al decesso del paziente A.P., avvenuto il 27 ottobre al “Cardinal Massaia”, l’Asl AT e la Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero precisano quanto segue:  “Il paziente non presentava alcuna caratteristica clinica e della sua personale storia sanitaria che potesse prevedere un rischio di eventi avversi nel sottoporsi a un intervento chirurgico di routine (ernia inguinale), eseguibile in regime di ospedalizzazione diurna.
Durante la fase preparatoria, comprensiva della somministrazione della profilassi antibiotica (necessaria per ridurre il rischio di complicanze infettive derivanti dall’operazione), l’uomo è andato improvvisamente in arresto cardiaco. Nonostante le misure attuate tempestivamente, anche con la presenza di medici rianimatori e cardiologi, non si è più ripreso.
Sulla causa del decesso sono state formulate ipotesi diagnostiche per la cui conferma, in assenza di evidenza certa, si è ritenuto necessario, in accordo e con il consenso dei famigliari del paziente, disporre l’autopsia, programmata per ieri, vale a dire ad almeno 24 ore dal decesso, come prevede la legge. Tale riscontro diagnostico, a seguito dell’intervento della magistratura, è stato sospeso e riprogrammato dall’Autorità Giudiziaria per il pomeriggio di oggi.
L’Asl AT e la Direzione Sanitaria del “Cardinal Massaia” esprimono sincero cordoglio alla famiglia del paziente e piena fiducia nella magistratura. Ribadiscono il loro stesso interesse a veder chiarita al più presto la causa del decesso, come peraltro dimostrato dalle procedure adottate immediatamente dopo il decesso dell’uomo”.