GUARDIA DI FINANZAAvrebbe indebitamente percepito fondi regionali per oltre 200 mila euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico l’azienda finita sotto la lente d’ingrandimento del nucleo di polizia tribunataria dellaguardia di finanza di Asti. Le fiamme gialle, nell’ambito dei controlli effettuati a tutela delle uscite del bilancio comunitario, hanno individuato l’impresa che aveva presentato una richiesta  per l’ammissione ad un finanziamento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, sottoponendo un preventivo di spesa per oltre 650.000 euro, sulla base del progetto redatto da un professionista locale. I finanzieri, controllando la documentazione relativa all’agevolazione comunitaria percepita per l’intero importo richiesto, hanno accertato come il prezzo indicato “chiavi in mano” dell’impianto fosse quasi il doppio dei costi sostenuti per la sua realizzazione a differenza di altri similari costruiti prima e dopo, in assenza di incentivi pubblici, dalla medesima azienda fornitrice, per i quali era stato invece applicato un moderato  e corretto ricarico, in linea con i valori di mercato. Oltretutto, benchè nei due anni trascorsi  tra la presentazione dell’istanza e l’erogazione del contributo i prezzi del fotovoltaico fossero diminuiti, l’azienda richiedente aveva poi confermato il preventivo iniziale senza aggiornarlo in base ai favorevoli cambiamenti del settore. Questi elementi hanno indotto le fiamme gialle a segnalare alla procura tre persone, fra cui il titolare dell’azienda destinataria dell’impianto, accusandole di indebita percezione di finanziamenti pubblici, trasmettendo anche alla Regione Piemonte l’esito del controllo per il successivo recupero dei 200 mila euro.