Una vera e propria gang violenta, dedita allo spaccio di stupefacenti ma anche allo sfruttamento della prostituzione e alla ricettazione. La guardia di finanza ha smantellato un gruppo criminale composto da soggetti dell’Est Europa, due dei quali sono stati arrestati (altri due sono latitanti). Le investigazioni, originate da un’intensa attività del Reparto nel più ampio dispositivo di  sicurezza e controllo della periferia cittadina, hanno consentito di ricostruire e documentare in città svariate cessioni di  stupefacente (eroina, cocaina, hashish) culminate, tra l’altro, in alcuni interventi in flagranza,  nell’arresto di un responsabile nonché nell’individuazione di numerosi assuntori.  Inoltre, hanno svelato l’attivo coinvolgimento degli indagati nello sfruttamento di almeno tre  giovani ragazze giunte dall’est europeo, avviandole alla prostituzione sulle principali arterie  di accesso alla città. Nei confronti delle lucciole la banda aveva assunto un atteggiamento intimidatorio tanto che, come ricostruito dagli inquirenti, avevano provato a costringerne una ad abortire. L’impegno dei soggetti è risultato ancor più ampio e variegato, tanto da riuscire a rendere  disponibili – attraverso la complicità di persone abitanti oltre confine – diverse decine di  carte d’identità valide per l’espatrio, passaporti e patenti di guida che potessero consentire il  rientro in Spagna di un cittadino rumeno già espulso da tale Paese e la libera circolazione  nei vari stati membri di altri soggetti anche sotto falso nome, in ciò alimentando la presenza  illegale di stranieri. I compensi destinati al gruppo criminale per la produzione dei documenti falsi giungevano  attraverso frammentarie movimentazioni finanziarie rese disponibili attraverso i circuiti di  rimessa in denaro “money transfer”. Nel corso dell’operazione che ha condotto all’arresto di F.R.- rintracciato presso la sua  abitazione di Asti -, anche grazie all’ausilio delle unità cinofili del Corpo sono state rinvenute  – all’interno di un barattolo di biscotti – alcune confezioni di stupefacente già pronte per lo  spaccio oltre che, – all’interno di un divano letto – una pistola automatica illegalmente  detenuta con relativo munizionamento.