Arriva una smentita da parte dell’ufficio legale della ditta Barbero di Alba, ispezionata dai carabinieri del Nas. “Nel corso dell’ispezione dei Nas sono state rinvenute quattro confezioni di albume da 20 kg con l’indicazione della data di preferibile consumo oltrepassata – comunica l’avvocato Tommaso Servetto -. Le medesime confezioni erano sistemate in un bancale recante la scritta “prodotto non conforme non utilizzare”. Purtroppo una svista del personale incaricato della produzione ha permesso l’utilizzo di tale prodotto nella produzione di tale giornata.Verificata l’irregolarità produttiva, l’azienda ha immediatamente informato la ditta deputata all’analisi dei prodotti affinchè venisse verificata ogni eventuale adulterazione del prodotto medesimo, e le analisi sono attualmente in corso. Per ciò che riguarda la farina di riso, trattasi di un sacco aperto, inutilizzato, costituente giacenza di magazzino relativamente ad una produzione non più in essere da tempo”. Precisazioni anche riguardanti il sito di via dell’Artigianato, sottoposto ad altre verifiche. “Per ciò che riguarda questo stabilimento, si precisa che non è un sito di produzione ma semplicemente di stoccaggio dei prodotti da spedire. Ho partecipato personalmente al sopralluogo dei Nas e ho avuto modo di contestare quanto verbalizzato dai medesimi circa la presenza di sporcizia assolutamente inesistente mentre, per contro, trattasi di locali ben tenuti ed assolutamente puliti e l’intervento dell’Asl si è reso necessario unicamente per finalità amministrative”. La smentita del legale è secca. “Non è vero che sia stata disposta l’immediata sospensione della produzione – ha concluso Servetto –  è falso che siano in commercio prodotti di pasticceria “fatti con materiale scaduto o contaminato da insetti” e nessun prodotto della ditta Barbero può essere nocivo per la salute dei consumatori poichè prima di essere immessi sul mercato vengono rigorosamente controllati da aziende specializzate per il controllo qualità”.