Ladri scoperti e denunciati grazie alle tracce lasciate sul luogo del “delitto”. I carabinieri hanno lavorato a lungo analizzando i residui di Dna scoperti in un bar di Isola finito, nel 2008, nel mirino della banda dei videopoker. Dopo oltre due anni di lavro i militari sono riusciti a identificare uno dei presunti malviventi, denunciandolo per furto aggravato. Era la notte del 27 ottobre 2008 quando i soliti ignoti si erano introdotti nel Caffè Islanda di corso Volpini, scassinando una macchinetta poker e rubando oltre 1000 euro in monete. Poi, forse per festeggiare la buona riuscita del “lavoro”, i malviventi si era attardati in un brindisi, servendosi da una delle bottiglie di liquore a disposizione. Un errore che è costato caro a un albanese di 28 anni, segnalato alle autorità giudiziarie. Il giovane infatti avrebbe lasciato inqeuivocabili tracce (impronte digitali) proprio sulla bottiglia usata per il “cin cin”. Così a due anni di distanza gli inquirenti sono riusciti a identificarlo, grazie anche alla collaborazione del Ris di Parma che ha analizzato gli elementi investigativi raccolti dai carabinieri di Canelli.