Non è riuscito a sfuggire ai controlli della Polfer di Asti che durante una verifica lo hanno trovato in possesso di quasi un chilo e mezzo di marijuana, fatta passare per canapa industriale.
Tutto è cominciato nella mattinata dello scorso 23 marzo; in stazione sono in atto i servizi straordinari di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario.
Gli agenti chiedono i documenti a un italiano di 39 anni, residente in provincia, che sta attendendo un treno diretto a Torino. L’uomo appare particolarmente nervoso per cui gli operatori decidono di ispezionare il suo bagaglio; all’interno trovano due sacchetti, uno di carta, l’altro di cellophane, contenenti sospetta sostanza stupefacente, probabilmente marijuana.
Alle richieste di poliziotti l’uomo dichiara che si tratta di canapa industriale e di avere le autorizzazioni per coltivarla. Non convinti, i poliziotti lo accompagnano in ufficio e approfondiscono le verifiche; nulla dei riscontri effettuati attestano quanto affermato dall’uomo che risulta avere alcuni precedenti di polizia.
Dagli accertamenti specifici emerge che si tratta di vera marijuana e per questo il soggetto viene denunciato. Qualche giono dopo scatta una perquisizione nella sua cascina di campagna. Poliziotti e unità cinofile della penitenziarua scovano molti altri grammi di “erba”, in parte già pronta all’uso in parte custodita in barattoli di vetro.
“Con oltre tre chilogrammi di sostanza sequestrata, quello appena descritto può considerarsi uno dei più grossi sequestri di stupefacente effettuati dal compartimento di polizia ferroviaria del Piemonte e Valle d’Aosta”, precisano gli inquirenti.
La posizione dell’indagato è ora all’ulteriore vaglio dell’Autorità Giudiziaria.