Domani, al tribunale di Acqui Terme, è prevista la seconda udienza del processo contro una donna accusata di circonvenzione ai danni di una donna abitante in un paese della langa astigiana. Nella prima udienza, su richiesta della pubblica accusa erano state sentite come testimoni la madre della vittima e una giovane che era anche stata truffata dalla sedicente maga. La vicenda è nata un paio di anni fa poco dopo la morte del padre della vittima del raggiro. Daniela, scossa per il decesso del papà aveva casualmente incontrato l’imputata. “Grazie alle mie doti paranormali – aveva raccontato la vittima – sono in grado di metterti in contatto con il tuo amatissimo papà tramite messaggi  sul cellulare”. Sul telefonino della donna in determinate ore, dopo opportune preghiere davanti al candele accese  vicine alla fotografia del defunto, erano arrivati messaggi a firma del padre. I messaggi, suggerivano anche pagamenti e regali per “l’angelo” che favoriva i contatti tra la terra e l’aldilà. Nel giro di un paio di mesi la maga avrebbe alleggerito il conto in banca di Daniela di circa 30 mila euro.