Ieri sera i carabinieri di Asti hanno assicurato alla giustizia il terzo uomo che, secondo gli accertramenti, avrebbe partecipato il 2 aprile 2010, a Capriglio, all’assassinio dell’imprenditore edile Carmelo Casale, 52 anni.
L’imprenditore era stato trovato senza vita in un cascinale disabitato in fase di ristrutturazione. Ad uccidere l’uomo, secondo il rapporto dei carabinieri, sarebbero stati i fratelli Livin e Radu Marchidan, di 30 e 21 anni, romeni abitanti a Torino con l’aiuto dell’amico Ionel Dochitei di 25 anni anche lui residente nella capitale piemontese. Secondo gli inquirenti il movente dell’omicidio sarebbe stato legato a questioni di interesse in riferimento a mutui bancari e a prestiti non onorati dall’imprenditore. Nel corso di una diverbio avvenuto in un bar di Chieri, i tre avrebbero sequestrato Carmelo Casale e l’avrebbero ucciso in aperta  campagna a calci e pugni. Il corpo senza vita del Casale sarebbe poi stato trascinato nel cascinale di Capriglio. Le indagini avevano portato all’arresto dei due fratelli il 10 marzo scorso e ieri al presunto complice che era riuscito a fuggire in Romania.