E’ stato convalidato l’arresto di Isidoro Schillaci, accusato di aver assassinato a colpi di pistola il vicino di casa. Il giudice ha stabilito che l’anziano, 81 anni, difeso dall’avvocato Maurizio La Matina, per ora dovrà rimanere in carcere. Ma c’è di più. Gli è stata infatti contestata la premeditazione, per cui ad oggi l’uomo deve rispondere di omicidio premeditato aggravato dai futili motivi, tentato omicidio e porto abusivo di armi. Per il giudice quindi l’anziano avrebbe stabilito in precedenza di uccidere a colpi di pistola Calogero Pirrello, fabbro di 57 anni, che abitava al primo piano, scala c, del condominio di ringhiera di corso Alfieri 336, nel cuore di Asti, teatro, martedì mattina della tragedia. Rimangono discordanti invece le versioni di omicida e vedova, costituitasi parte civile con l’avvocato Aldo Mirate. Schillaci infatti ha raccontato di aver incontrato la sera prima sulle scale Pirrello che, a causa di discussioni condominiali pregresse specie legate al parcheggio, lo avrebbe guardato male. Sostiene inoltre che qualcuno  abbia cercato di forzare la serratura della porta del suo appartamento e che Pirrello la mattina successiva abbia armeggiato proprio davanti al suo pianerottolo. Per chiedergli spiegazioni lui, esasperato, sarebbe sceso al piano di sotto dove incontrando il suo rivale fuori casa ha perso le staffe, sparando. La vedova pur confermando l’incontro fortuito fra il marito e il killer, sostiene infatti che sia stato Schillaci a bussare, la sera precedente all’omicidio, alla porta del loro appartamento, intimando loro di uscire sul pianerottolo, invano. Racconta inoltre che l’anziano per dispetto avrebbe fatto rumore fino alle 4 del mattino impedendo loro di dormire tranquillamente. La mattina del delitto poi sarebbe stato sempre Schillaci a farsi avanti per primo, suonando al campanello e facendo subito fuoco contro il marito. “Schillaci non ha negato i fatti – aveva dichiarato Maurizio La Matina- e ha fornito agli inquirenti la sua versione, precisa e dettagliata”. “Neghiamo ogni comportamento scorretto della vittima – ha commentato l’avvocato Aldo Mirate– che era, piuttosto, una persona stimata da tutti. La ricostruzione dei fatti fornita dall’assassino non è vera e lo dimostreremo”. Domani intanto si svolgerà l’esame autoptico sul corpo di Pirrello e nelle prossime ore potrebbe essere resa nota la data dei funerali.