Si è appena concluso il processo a carico di Pasqualino Folletto reo confesso dell’omicidio di Maria Luisa Fassi. Il giudice Giannone ha condannato il magazziniere a 30 anni più le spese legali. L’uomo, difeso dagli avvocati Silvia Merlino e Stefano Romagnolo, doveva rispondere di rapina premeditata e aggravata dall’uso di armi e omicidio aggravato dalla crudeltà. Il pm Luciano Tarditi aveva chiesto l’ergastolo pur trattandosi di un processo con rito abbreviato che prevede quindi uno sconto di un terzo della pena. In questo caso lo sconto riguardava i 2 anni di isolamento diurno previsti come condanna al massimo della pena. La famiglia Fassi-Vignale si è costituita parte civile con l’avvocato Pierpaolo Berardi che aveva chiesto un risarcimento di 1 milione 500 mila euro. La sentenza in primo grado arriva a meno di un anno dal delitto avvenuto il 4 luglio 2015 nella rivendita di corso Volta gestita da Maria Luisa Fassi e dal marito. Folletto voleva compiere una rapina, invece ha massacrato la donna con 45 coltellate per poi impadronirsi di poche centinaia di euro e alcuni blocchetti di gratta e vinci.