Si è conclusa nei giorni scorsi l’operazione Supercar portata a termine dai carabinieri della compagnia di Alba che è costata la denuncia a 51 persone per truffa aggravata e falso. L’indagine, particolarmente complessa e articolata in più fasi, è partita l’estate scorsa da normali controlli stradali fatti dai militari di Govone lungo la statale Asti-Cuneo, importante arteria stradale che collega le due province piemontesi. I carabinieri si sono accorti che alcuni “furbetti”, quasi tutti italiani, ma anche romeni e macedoni, avevano reimmatricolato le loro auto, tra cui anche suv di grossa cilindrata perlopiù di noti marchi tedeschi (Audi, Volkswagen, BMW e Mercedes), in Bulgaria dopo averle cancellate dai registri nazionali con l’indubbio vantaggio di pagare pochissimo per l’assicurazione obbligatoria e nulla come tassa di proprietà (bollo auto). A questi notevoli benefici economici si aggiungeva poi la totale impunità nel caso venissero commesse infrazioni al codice della strada anche gravi, come l’ eccesso di velocità accertato con autovelox o sistema tutor, l’omesso pagamento di pedaggi autostradali, il passaggio in zone Ztl, o ill parcheggiare l’auto in doppia fila o nei posti riservati ai portatori di handicap. Ciò perché risultava praticamente impossibile notificare a posteriori agli intestatari delle auto, tutti residenti in due piccoli villaggi siti tra le montagne al confine tra la Bulgaria e la Macedonia, le relative contravvenzioni od il pagamento dei pedaggi autostradali e la decurtazione dei punti dalle patenti. I militari, su disposizione del pm Donatella Masia, hanno eseguito una trentina di perquisizioni domiciliari sequestrando 22 auto, per un valore commerciale complessivo di 250mila euro, oltre che targhe e vari documenti e carte di circolazione, molte dei quali risultati falsi e che sono ora al vaglio degli militari. Gli inquirenti stanno raccogliendo nei vari uffici della polizia locale e della polizia stradale sparsi sul territorio nazionale e anche società concessionarie di autostrade, una serie infinita di multe od omessi pagamenti di pedaggi collezionate dai conducenti delle auto con targa bulgara dal 2010 ad oggi e sino ad ora mai pagate forti del fatto che risultavano intestate ad un bulgaro difficilmente rintracciabile.