E’ stato preso grazie anche all’apporto dell’unità cinofile della polizia penitenziaria di Asti il presunto pusher che, secondo le accuse, avrebbe rifornito di droga gran parte del mercato Albese. I  carabinieri locali, al termine di un’indagine durata alcune settimane, hanno individuato e arrestato un 50enne di origine siciliana.  I militari, seguendo le mosse di alcuni giovani magrebini e italiani alcuni dei quali minorenni con precedenti penali in materia di droga che sovente si ritrovano nei pressi della stazione ferroviaria o ai giardini dell’H-zone, sono riusciti a localizzare l’appartamento, nel rione Mussotto, in cui veniva nascosta la droga e dal quale il pregiudicato teneva le fila del giro di spaccio rifornendo i giovani pusher che, a loro volta, spacciavano per strada a studenti e ragazzi assuntori di sostanze stupefacenti. Ieri mattina i carabinieri hanno deciso di intervenire e hanno perquisito l’abitazione nella quale il pregiudicato abita con moglie e figli avvalendosi del prezioso supporto delle unità cinofile della penitenziaria astigiana. In quella a casa, divenuta una vera e propria base logistica da cui veniva controllato lo spaccio al minuto della droga, gli inquirenti hanno scovato e sequestrato 160 grammi di marijuana già suddivisa in altrettante dosi pronte per essere spacciate, un bilancino elettronico di precisione per la pesatura della sostanza, 350 euro in contanti in banconote di piccolo taglio ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio e altro materiale usato per confezionare e preparare le dosi di stupefacente. Il padre di famiglia è stato così arrestato mentre le indagini dei militari continuano con lo scopo di ricostruire con chiarezza la rete intessuta dal presunto pusher.