Assolto perché il fatto non sussiste. Il collegio dei giudici presieduto dal giudice Roberto Amerio ha prosciolto Paolo Ricagno, ex presidente del Consorzio tutela dell’Asti, imputato per abuso d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. L’uomo, 68 anni, per l’accusa aveva modificato una delibera approvata nel 2010  dall’assemblea del Consorzio, poi inviata al ministero delle Politiche Agricole, con l’obiettivo di includere il territorio del Comune di Asti nelle aree Docg per la produzione del Moscato. Il giudice ha assolto Ricagno da entrambi i capi di imputazione perché il fatto non sussiste. La pubblica accusa, rappresentata dal pm Giulia Marchetti, aveva chiesto la condanna a un anno (con pensa sospesa) per il falso ideologico e l’assoluzione per l’abuso d’ufficio. L’Associazione Produttori Moscato e la cantina sociale Valle Belbo si erano costituiti parte civile con gli avvocato Luigi Isolabella e Aldo Mirate. Ricagno, che prima della sentenza ha rilasciato alcune dichiarazioni era difeso dagli avvocati Fabrizio Mignano e Luisa Pesce.