La polizia di Asti ha disposto la chiusura temporanea del bar “Ricky” di corso Casale. nelle ore antecedenti al Capodanno nella caffetteria i carabinieri avevano sequatrato 70 chili di fuochi pirotecnici illegali. La titolare era stata arrestata e poi rimessa in libertà. Il questore Filippo Di Francesco ha firmato un provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni (ex art. 100 Tulps) per motivi di ordine e sicurezza pubblica.
Il provvedimento è stato emesso, con motivazione d’urgenza, poiché il materiale rinvenuto all’interno del bar, oltre ad essere di manifattura artigianale ed illegalmente immesso sul mercato, da accertamenti esperiti da personale tecnico, è risultato avere “caratteristiche di micidialità”.

“Detto materiale, infatti, prodotto in laboratori clandestini e privo di qualsiasi forma di sicurezza e controllo, poiché non conforme alle caratteristiche costruttive previste dalla legge, in caso di esplosione accidentale avrebbe potuto mettere a serio rischio l’incolumità fisica delle persone (provocando, ad esempio, la mutilazione di parti del corpo), inoltre, essendo conservato in luoghi chiusi (stanza adibita a spogliatoio) avrebbe potuto provocare la frantumazione dei laterizi e la loro violenta proiezione verso l’esterno – spiegano dalla questura -. Proprio perché non conformi alle vigenti norme di sicurezza, l’accidentale esplosione di solo uno dei manufatti rinvenuti, avrebbe potuto provocare la simultanea attivazione di tutti i manufatti presenti, con conseguente effetto detonante, amplificato dall’ambiente chiuso. Quanto rinvenuto all’interno dell’esercizio commerciale ha costituito un grave rischio per l’incolumità pubblica, anche in considerazione del fatto che il bar si trova al piano terreno di uno stabile per civile abitazione, in una zona cittadina ad alta densità commerciale e abitativa”.