La camionista tedesca che questa mattina ha travolto e ucciso un autotrasportatore si trova in questi minuti nella questura di corso XXV aprile dove i poliziotti della squadra mobile la stanno interrogando. Al vaglio degli inquirenti anche numerose testimonianze, contrastanti fra loro, che rendono il lavoro degli investigatori ancora più complesso. L’unica certezza è che intorno alle 5.15 fra il casello di Asti Ovest, teatro della manifestazione dei camionisti che protestano da ieri contro il caro benzina, e il locale Red & Black si è consumata la tragedia. Un autotrasportatore astigiano Massimo Crepaldi, classe 1966, che faceva parte del “picchetto” di protesta, è stato travolto e ucciso da una collega tedesca sulla quarantina. La dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita, Si sa solo che la vittima è finita sotto le ruote del grosso tir venendo, sembra, trascinata per alcuni metri. Secondo gli inquirenti i testimoni danno versioni diverse dell’accaduto. C’è chi parla di un incidente, chi ancora di una sfortunata coincidenza, chi di un tentativo dell’uomo di fermare in qualche modo il tir tedesco. Ma queste sono solo ipotesi ancora al vaglio degli investigatori. Per adesso la straniera si trova in questura accusata di omicidio colposo, ma spetterà al magistrato di turno Vincenzo Paone, decidere se cambiare il capo d’imputazione. Intanto la protesta astigiana sembra essersi affievolita, mentre i disagi alla circolazione sono ancora tanti. La ex statale per Torino è stata infatti chiusa al traffico nei due sensi di marcia per permettere gli accertamenti di Digos e Scientifica.