Quasi sicuramente la “Giostra del Pitu” in programma ogni anno a Tonco non si farà più con un animale vero, come è avvenuto per secoli, ma con un simulacro fatto di stoffa, plastica, gomma e sabbia. Nella prossima settimana il prototipo fabbricato da una ditta specializzata di Trieste che costa ben 2.500 euro sarà sperimentato dai cavalieri concorrenti con una prova della giostra.

Se tutto andrà bene e se la popolazione vorrà rinunciare alla tradizione il sindaco Giancarlo Casorzo autorizzerà la competizione con il tacchino finto.

Stando ai sondaggi fatti in questi giorni, pare ormai scontato che alla tradizionale manifestazione in programma per domenica 15 marzo non ci sarà più il tacchino vero. In favore della svolta oltre alle associazioni di animalisti che si sono impegnate per l’acquisto del simulacro ci sono le consigliere regionali Angela Motta e Mariangela Cotto che si sono impegnate per convincere l’assessore competente a ripristinare il contributo di 15 mila euro che fino a qualche anno fa veniva stanziato per favorire l’iniziativa comunale.