La Corte d’Appello del tribunale di Torino ha confermato la condanna per diffamazione nei confronti del comico Beppe Grillo. Il giudice Paolo Prat, ha ribadito la condanna che in primo grado già il palazzo di Giustizia di Asti aveva inflitto a Grillo, imponendogli però anche il pagamento delle spese processuali. Nel marzo dl 2010 la giustizia astigiana aveva condannato il comico ligure a versare 25 mila euro di risarcimento al primo cittadino dopo alcune frasi offensive dette nel corso di uno spettacolo teatrale. Era il novembre dl 2003 quando Grillo, in scena proprio al Teatro Alfieri, aveva puntato il dito contro Galvagno, definendolo ladro e avvelenatore della città, in riferimento alla discarica di Valle Manina (fatti risalenti al 1996). A quel punto era scattata la denuncia. Il sindaco, i cui interessi sono stati tutelati dagli avvocati Marco Galvagno e Luigi Florio, ha sporto una querela per diffamazione nei confronti di Grillo che dopo la condanna in primo grado aveva fatto appello. Mercoledì sera, dopo 9 anni di udienze, è arrivata l’ultima decisione di questa vicenda, quella del tribunale di Torino che ha confermato la prima sentenza, respingendo “in toto” l’appello del comico.