Sono due i giovani arrestati all’alba di questa mattina dai carabinieri di Asti al termine di una complessa e lunga attività investigativa. Secondo i militari sarebbero stati proprio Mirel e Petrus Spita, due fratelli romeni di 22 e 24 anni, a commettere, assieme ad altri complici, una cruenta rapina a Montegrosso.
Era il 14 ottobre dello scorso anno quando un commando composto da sei persone incappucciate aveva fatto irruzione nella villa in frazione Tana, dove viveva un’imprenditrice americana con i due figlioletti di 7 e 8 anni e un suo collaboratore finanziario. La banda, armi in pugno, aveva minacciato i quattro, arrivando persino a legare al letto l’uomo, prima di fuggire con un bottino di oltre 50 mila euro a bordo di una Jaguar dell’americana che si era poi schiantata alle porte di Asti, dopo un inseguimento con la polizia. Dei rapinatori però non c’era più alcuna traccia e dare loro un volto e un nome non è stato facile. I carabinieri infatti hanno incrociato dati, elementi probatori, e altri indizi, riuscendo a identificare i due fratelli che vivono ad Alessandria. Per gli investigatori i ragazzi sarebbero al vertice di una ben più ampia banda dedita a ogni genere di crimine (furti, prostituzione, …) e ben specializzata e attenta. Complesso anche il modo di operare del gruppo. Sembra infatti che Mirel, operaio edile, avesse il ruolo di identificare, grazie al suo lavoro, le ville da rapinare o le altre mete da colpire, mentre il fratello avrebbe tenuto i contatti con gli altri presunti complici, spesso diversi ad ogni episodio ed ognuno specializzato in un preciso campo criminale. Dopo mesi di indagini i carabinieri sono riusciti ad arrestare i presunti vertici della banda, denunciando altre 5 persone ad oggi ancora irreperibili. Le indagini intanto continuano.