Sono stati restituiti al vescovo di Casale Monferrato Alceste Catella gli atti di un registro manoscritto rubati qualche anno fa dalla parrocchia di Sant’Eusebio di Cortiglione di Robella, nell’Astigiano.
L’indagine era partita nel 2008 quando i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Torino avevano scoperto su un sito internet un documento compilato fra il 1838 e il 1841, relativo a battesimi, matrimoni e decessi avvenuti a Robella. Proprio partendo dal portale on line i militari sono riusciti a risalire a tutto il lotto dei documenti, arrivando a denunciare un rigattiere accusato di ricettazione e di incauto acquisto. L’uomo avrebbe comprato il materiale provento di furto su una bancarella di un mercatino, pagandolo 150 euro e avrebbe cercato di venderlo sul web ricavandone circa 2.000 euro. Si tratta di 740 pezzi divisi in 23 unità, riunite in cinque faldoni che proprio nei giorni scorsi sono stati restituiti alla Diocesi di Casale Monferrato, di cui la parrocchia di Robella fa parte.
L’attività d’indagine non è però stata semplice, visto che i carabinieri sono risaliti alle opere  attraverso il nickname che il rigattiere avrebbe usato per metterle in vendita su internet. Un lavoro lungo e difficile che ha anche portato all’individuazione di alcuni acquirenti dei faldoni sparsi fra Emilia Romagna e Lombardia. Nessuna traccia, invece, dei ladri che avrebbero commesso il furto almeno quattro anni fa. Sembra che neppure il parroco di Sant’Esuebio, don Mario Devecchi, si fosse accorto dell’ammanco.
I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale in questa importante inchiesta hanno collaborato con la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.