Si è riunito in municipio questa mattina il Tavolo per gli immobili Asl, presiduto dal Vicesindaco, assessore all’urbanistica Davide Arri, che ha visto la partecipazione tra gli altri del Sindaco Brignolo, del direttore dell’Asl Galante, del Presidente della Camera di Commercio Sacco, del vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio Ferraris e i rappresentanti delle assciazioni di categoria di artigiani e industriali. In apertura è stato fatto il resoconto dell’incontro avuto in Regione dal Sindaco, dal vicesindaco e dal direttore generale con l’Assessore Regionale Cavallera, che si è detto disponibile a stralciare il compendio degli immobili astigiani dal fondo immobiliare previsto dal predecessore Monferrino, delegandone l’alienazione all’Asl di Asti. “Il fatto che il processo di alienazione degli immobili possa essere gestito a livello locale è una cosa molto utile per il territorio” hanno dichiarato Sindaco e Vicesindaco. I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno sollevato perplessità  sul prezzo di stima degli immobili che, secondo quanto risulta dalle perizie dell’Asl ammonta a circa 30 milioni di euro, ed hanno espresso il timore che un prezzo così alto scoraggi qualunque investitore. Comune e Asl, auspicando che la Giunta Regionale possa confermare l’orientamento espresso dall’Assessore Cavallera, hanno convenuto  che stileranno insieme una griglia di destinazioni ammesse e di costi economici di oneri di urbanizzazione e degli “standard urbanistici” al fine di creare un quadro economico di massima del futuro “piano particolareggiato” per dare certezze agli ipotetici investitori. Successivamente l’Asl esperirà le procedure per verificare tramite asta (ovvero in altra forma alternativa) la effettiva rispondenza delle stime ai valori di mercato. Nel frattempo il Comune formulerà anche le linee guida di una proposta di costituzione di STU (Società di trasformazione urbana) pubblico-privata, che verrà sottoposta agli operatori di del tavolo astigiano, come prospettiva di gestione diretta dell’intervento di recupero urbanistico degli immobili, che possa mantenere una più stretta regia pubblica. L’esame di tale ipotesi procederà parallelamente alle azioni che l’Asl intraprenderà sul fronte della alienazione e della verifica dei valori del compendio immobiliare. Asl e Comune si sono ripromessi di arrivare entro l’estate a predisporre la griglia delle destinazioni ammesse e il quadro economico.