Avrebbe “sgonfiato” il proprio reddito per pagare meno tasse universitarie la donna segnalata dalla guardia di finanza di Asti nel corso di una serie di controlli specifici. La finanza che sta eseguendo una serie di verifiche sul contenuto delle dichiarazioni sostitutive uniche presentate dagli studenti astigiani iscritti alle facoltà universitarie di Asti o Torino riguardanti la richiesta di contributi, ha scoperto che l’impiegata avrebbe presentato una dichiarazione dei redditi pari a circa 20 mila euro,  accedendo così ad agevolazioni che avrebbero permesso alla figlia, iscritta al primo anno di studi, di pagare tasse per 313 euro, circa un terzo in meno di quelle effettivamente dovute.  militari hanno, invece, accertato che, nella compilazione della domanda, quale retribuzione del marito, manager di un’azienda astigiana, erano state indicate poche centinaia di euro, “dimenticando” l’effettivo stipendio annuo percepito di oltre 52 mila euro.
L’Università ha avviato la procedura per il recupero della differenza dell’importo dovuto e  l’emissione di una maxi multa, per un totale di quasi 5.500 euro.