Lunedì prossimo, 4 giugno, è stata indetta una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime del violento terremoto che oggi ha nuovamente ferito l’Emilia. La decisione è stata presa pochi minuti fa dopo una prima “conta” delle vittime: 15 morti, 200 feriti, 7 dispersi e oltre 14 mila sfollati. La terra ha tremato ancora dopo le scosse che dal 20 maggio non hanno lasciato pace agli emiliani. Il primo violento sisma è stato registrato poco dopo le 9 con una magnitudo di 5.8 ed epicentro nel Modenese, mentre il secondo sisma si è avvertito intorno alle 13 (5.4 di magnitudo). Movimenti tellurici talmente importanti che sono stati sentiti anche a chilometri di distanza, fra Veneto, Lombardia, Toscana e Piemonte. Anche nell’Astigiano la terra ha tremato, ma fortunatamente non sono stati registrati danni. Intanto i tre vigili del fuoco dell’unità Saf e Ngp partiti da Asti alle 14.30 sembra siano arrivati a Reggio Emilia, raggiungendo gli altri 15 colleghi già sul posto. Il comandante provinciale dei pompieri Francesco Orrù rassicura sulle condizioni dei vigili astigiani. “I miei uomini stanno bene e si prodigheranno per aiutare la popolazione” ha commentato.