Oggi al tribunale di Asti è prevista la nona udienza del processo contro 37 persone accusate a diverso titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni di pubbliche amministrazioni e turbativa d’asta. I fatti sono relativi agli appalti per l’autostrada Asti-Cuneo e di altre opere pubbliche nelle province del sud Piemonte.
Le indagini condotte dalla guardia di finanza hanno tra l’altro ipotizzato che le imprese impegnate nella posa del bitume, nel tratto Isola – Alba, non lo avrebbero spalmato in modo omogeneo, con uno spessore inferiore a quello citato nel capitolato. Accertate, secondo l’accusa, anche turbative d’asta nell’assegnazione dei lavori di manutenzione di numerose strade provinciali astigiane nelle zone di Canelli e Castagnole Lanze.
Nella precedente udienza come perito, su richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Aldo Mirate, era stato sentito il professor Stefano Campostrini. Il perito, docente  di scienze statistiche all’università di Venezia, ha sostenuto che nelle gare d’appalto non ci sono state turbative d’asta. Domani, saranno sentiti 15 testimoni tutti citati dalla difesa.